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Sistema alimentare futuro “dal produttore al consumatore”
A suo avviso, quali sono i principali trend degli ultimi 5-10 anni su fronte della nutrizione?
I sistemi alimentari sono sempre più sotto la lente dell’opinione pubblica e della comunità scientifica. I cambiamenti climatici e lo sfruttamento da parte dell’uomo, per non parlare della sfida posta dall’incremento demografico, hanno messo sotto pressione il nostro pianeta. In questo contesto i sistemi alimentari sostenibili rappresentano una priorità assoluta per legislatori, governi, consumatori e aziende. Tra i principali trend figurano il crescente successo delle alternative di origine vegetale alla carne, la trasformazione digitale dell’agricoltura, l’adozione di regimi alimentari più sani, il sempre maggior favore incontrato dagli alimenti privi di determinate sostanze e un’attenzione via via più importante alla riduzione degli sprechi alimentari.
Quali ritiene saranno i trend e i temi più importanti nel prossimo decennio e oltre?
Fondamentalmente, prevediamo un’accelerazione di tutti i trend che hanno iniziato a prendere piede negli ultimi dieci anni. La transizione verso sistemi alimentari diversi è oggi a un punto di svolta. Maggiore regolamentazione, cambiamento delle abitudini dei consumatori, innovazione crescente, pandemia e sicurezza alimentare sempre più a rischio sono tutti fattori che concorrono a questo sviluppo.
Che cosa risponderebbe a chi sostiene che oggi la popolazione mondiale sia troppo vasta per poter garantire a tutti un’alimentazione adeguata?
Esistono molte soluzioni, dal produttore al consumatore, che contribuiscono a garantire la sicurezza alimentare e a conseguire l’obiettivo di nutrire una popolazione in continuo aumento, limitando al contempo le malattie e la mortalità dovute a un’alimentazione inadeguata. Una soluzione innovativa è rappresentata, ad esempio, dall’agricoltura di precisione che consente di incrementare la produzione con gli stessi input, o addirittura riducendoli, con l’utilizzo di droni e sensori che permettono di agire a distanza, sistemi di automazione basati sull’intelligenza artificiale e dispositivi collegati all’Internet delle cose per l’analisi dei dati agronomici. Occorre inoltre combattere lo spreco di un terzo della produzione alimentare mondiale, selezionando il cibo con l’aiuto di sensori in grado di stabilire se la frutta o la verdura sta per andare a male in modo da destinarla ad altri scopi oppure colture ed enzimi capaci di allungare la vita dei cibi. Siamo infine convinti che esista la possibilità di aumentare il consumo di alimenti ad alto valore nutritivo rispetto alla loro intensità produttiva, ottimizzando così le scarse risorse disponibili.