Charles Pictet de Rochemont

Charles Pictet de Rochemont (1755-1824)

Da Ginevra a Vienna, con una iniziativa a Odessa

Storia - Charles Pictet de Rochemont

Inverno 1815, Congresso di Vienna, le principali figure politiche dell'Europa erano riunite per discutere il destino delle terre liberate dal giogo napoleonico.

Il navigato politico Talleyrand, rappresentante la Francia, si mostrò irritato per le richieste che venivano avanzate dalla più piccola repubblica europea. Egli commentò sarcasticamente: «Beh, sembra che ci siano cinque Continenti, e poi abbiamo Ginevra!» Sull’altro lato del tavolo dei negoziati sedeva Charles Pictet de Rochemont, un diplomatico che i ginevrini avevano richiamato qualche settimana prima dall’esilio rurale che egli si era autoimposto, fermo nel rifiuto di arretrare dalle sue posizioni. Pictet de Rochemont continuava a sostenere la sua richiesta di confini che fossero accettabili per Ginevra, il cui territorio, frammentato a macchia di leopardo, le impediva di divenire parte della Confederazione elvetica. Un anno dopo, a Parigi, la Francia fece infine la concessione, consegnando le municipalità che avrebbero reso possibile districare Ginevra dalla sua enclave. Nello spazio di una notte, su richiesta del suo amico, il conte Ioannis Kapodistrias, Pictet de Rochemont preparò una dichiarazione per il riconoscimento della neutralità della Svizzera che sarebbe stata firmata da tutte le grandi potenze europee. I successi diplomatici di Pictet de Rochemont sono immortalati negli annali di storia: Ginevra divenne il ventiduesimo cantone svizzero e lo status neutrale della Confederazione elvetica venne riconosciuto internazionalmente per la prima volta.

Vew of Vienna, by Bellotto.

Ridurre la vita di Charles Pictet de Rochemont
alla sua brillante ma breve carriera di uomo di Stato sulla scena europea non rende però giustizia a questa personalità polivalente. Dopo gli studi nel Canton Grigioni, dove imparò il tedesco, l’italiano e l’inglese, il ginevrino iniziò una carriera politica e militare prima di contrarre matrimonio con Adélaïde Sara de Rochemont. La famiglia ugonotta di lei aveva cercato rifugio a Ginevra dalla Francia, e il nome di famiglia «de Rochemont» venne aggiunto a quello di Pictet secondo gli usi di allora a Ginevra. Quando la Francia annesse Ginevra nel 1798, egli si tolse dall'arena politica.

Pur essendosi ritirato dalla vita pubblica,
Pictet de Rochemont non rimase inattivo. Egli acquistò una proprietà terriera a Lancy dove fece costruire una villa padronale e si dedicò intensamente ad un progetto agricolo per allevare e selezionare le pecore Merino. In una sorprendente prefigurazione degli odierni tragici eventi, egli inviò un gregge di più di 800 pecore in Ucraina nel 1809 in un periodo in cui l’Europa era in preda alle guerre napoleoniche. Questa spedizione fu guidata dal suo primogenito che rimase per cinque anni in una tenuta vicino a Odessa, denominata Novoï Lancy, dedicata all’allevamento delle pecore.

Charles Pictet de Rochemont acquistò questa tenuta agricola da 75 ettari a Lancy, vicino a Ginevra, per l’allevamento e la selezione delle pecore Merino. (Litografia di N. Lemaître)

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